L'Arcipelago Toscano è formato da un gruppo da sette isole maggiori e altre più piccole siutate tra la terraferma toscana e la Corsica, a sud del Mar Ligure, nel Canale di Corsica e a nord del Mar Tirreno. Le isole principali sono: Isola di Gorgona, Isola di Capraia, Isola d'Elba, Isola di Pianosa, Isola di Montecristo, Isola del Giglio, Isola di Giannutri, isola della Meloria, Palmaiola, Cerboli e le Formiche di Grosseto.
Isola di Gorgona
L'Isola di Gorgona si trova nel Mar Ligure di fronte a Livorno, a 37 chilometri dalla costa, ma ancora parte del territorio comunale livornese. Con i suoi 220 ettari è la più piccola dell’Arcipelago Toscano. Insieme alle isole di Capraia, Pianosa, Elba,Giglio, Giannutri e Montecristo costituisce il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, nato per tutelarne i loro ambienti naturali di grande valore culturale e scientifico. Prevalentemente montuosa e ricca di vegetazione tipica della macchia mediterranea, è attualmente sede di una colonia penale, realizzata come succursale di quella di Pianosa nel 1869. Percorrendo la linea della costa, si incontrano suggestive insenature e baie come la Costa dei Gabbiani o la Cala Scirocco dove si apre la Grotta del Bue Marino, un tempo rifugio di foche monache. Sull’isola, ancora incontaminata, si trovano due belle fortezze: la Medicea e la Pisana. Più in alto è situata Villa Margherita, costruita sui resti di antichissimi insediamenti etruschi e romani.
Isola di Capraia
Di origine vulcanica, è la terza isola per grandezza dell'Arcipelago Toscano dopo l'Elba e il Giglio. Attualmente fa parte del parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. Tra i suoi punti più apprezzati troviamo la Cala Rossa, all'estremo sud dell'isola. Anticamente chiamata Aegylon, dai greci e Caprara dai romani, deriverebbe il nome dalla presenza di capre selvatiche nell'isola, ma secondo un'altra ipotesi il toponimo deriverebbe da un tema mediterraneo *karpa con il significato di "roccia". Nel Medioevo è stata base dei pirati Saraceni, poi fu dominata dai Pisani, dai Genovesi e dai Corsi prima di entrare a far parte del Regno di Sardegna. Dopo la Seconda Guerra mondiale è stata a lungo sede di un penitenziario.
Isola d'Elba
L'isola d'Elba è un'isola del Mar Tirreno, posta a circa 20 chilometri dalla costa. È la più grande delle isole dell'Arcipelago toscano, e la terza più grande d'Italia (223 km²). L'Elba, assieme alle altre isole dell'arciplago (Pianosa, Capraia, Montecristo, Giglio e Giannutri) fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. L'isola è divisa in otto comuni, tutti afferenti alla provincia di Livorno: quello principale è Portoferraio, gli altri Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Rio Marina e Rio nell'Elba, per un totale di circa 30mila abitanti, che aumentano notevolmente durante l'estate. Ricchissima di giacimenti di ferro, l'isola d'Elba rese possibile il sorgere della Civilta Etrusca e poi il successo militare di Roma, i cui soldati usavano come arma il giavellotto con punta di ferro a perdere, arma possibile solo con una disponibilita illimitata di ferro. L'imperatore Napoleone Bonaparte fu esiliato all'Elba, e alcune ville ne sono testimonianza: Villa dei Mulini situata in Portoferraio, con una magnifica vista sul mare e la residenza estiva del corso, Villa San Martino locata nella periferia della piccola cittadina. Più recentemente, l'isola è famosa (anche all'estero) per il suo vino (in particolare l'Aleatico, dolce vino liquoroso da dessert che spesso accompagna la tipica "schiaccia Briaca").
Isola di Pianosa
Pianosa è un'isola sita nel Parco Nazionale dell'arcipelago Toscano, di dimensioni medie rispetto alle altre, ove la flora e la fauna non sono state troppo sfruttate per moltissimi anni. Un'associazione ne protegge l'aspetto e la zona marina posseduta rendendola un luogo piacevole per gite e viaggi. Sono vietate in tutta la sua zona marittima, la pesca, l'immersione, l'ancoraggio, la sosta, l'accesso e la navigazione se non sotto autorizzazione specifica. Inclusa nella provincia di Livorno e amministrata dal comune di Campo nell'Elba, Pianosa è l'unica isola dell'Arcipelago con caratteristiche completamente pianeggianti che frappone tratti di costa rocciosa a tratti sabbiosi, il principale dei quali è Cala Giovanna, suggestiva spiaggia di sabbia bianca dove sono visibili anche i ruderi di una villa romana. La sua forma non è molto definita e varia da caratteri aspri a insenature rotondeggianti. L'isola, tuttavia, è nota per aver ospitato un penitenziario di massima sicurezza, chiuso definitivamente nel 1995, che ha contribuito a conservare e preservare un ambiente incontaminato. La visita all'isola è possibile in gruppi, imbarcandosi dall'Isola d'Elba, dal porto di Marina di Campo.
Isola di Montecristo
L'Isola di Montecristo è un isola situata nel Mar Tirreno e facente parte dell'Arcipelago Toscano. L'isola è la più misteriosa dell'arcipelago, vista la difficolta nel poterla visitare, essendo all'interno di un'area marina protetta da vincoli rigidissimi ed avendo legati al suo nome numerosi misteri e leggende riconducibili ad un tesoro che sarebbe stato nascosto sul suo territorio di cui avrebbe parlato anche Dumas nel suo celebre romanzo. Famosa per il romanzo Il Conte di Montecristo, di Alexandre Dumas padre, fu meta del viaggio di nozze di Elena del Montenegro e Vittorio Emanuele III di Savoia (1896). Abitata soltanto dal custode e dalla sua famiglia, più qualche agente del Corpo Forestale durante l'estate. Per visitarla è necessario richiedere uno speciale permesso alla segreteria del Corpo Forestale dello Stato di Follonica, che ne concede un migliaio all'anno. Montecristo si trova a sud dell'Isola d'Elba e a ovest dell'Isola del Giglio e del Monte Argentario ed è l'isola più meridionale inclusa nella provincia di Livorno.Il suo territorio è prevalentemente montuoso e si presenta come un imponente blocco granitico dove l'ailanto ha preso ormai il sopravvento sull'originaria vegetazione mediterranea; Cala Maestra è l'unica spiaggia bassa presente sull'isola e ne costituisce l'approdo naturale. Anche l'isola di Montecristo, come tutte le isole dell'arcipelago, presenta un clima mite, costantemente ventilato e molto soleggiato con scarsissime precipitazioni (valori medi annui nettamente inferiori ai 500 mm), caratterizzato da inverni mai troppo freddi ed estati con caldo moderato,ma afoso.
Isola del Giglio
Isola del Giglio (GR) è un comune con poco più di millecinquecento abitanti, e si trova sull'omonima isola, interamente circondata dal Mar Tirreno. I collegamenti con il traghetto, con imbarco a Porto Santo Stefano, sono gestiti dalle Compagnie di Navigazione Maregiglio e Toremar. È necessario tenere presente che l'accesso all'Isola con veicoli è regolamentato con Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 21 aprile 2004, e viene condizionato al pagamento di una quota. Come in quasi tutte le isole dell’Arcipelago Toscano, la vegetazione era costituita anticamente da leccete, che ricoprivano quasi tutta l’isola. Fino dall’antichita lo sviluppo dell’agricoltura, l’allevamento e gli incendi hanno alterato l’ambiente naturale e provocato la scomparsa di gran parte di questa vegetazione che oggi, con il passaggio da un’ economia agricola al turismo, si sta lentamente ricostituendo. L’antica vegetazione che dominava l’isola, caratterizzata da macchia mediterranea di lecci, con erica e corbezzolo, caprifoglio (Lonicera implexa), strappabrache (Smilax aspera), robbia (Rubia peregrina) ciclamini (Cyclamen repandum e Cyclamen neapolitanum), si trova ancora sul Promontorio del Franco, sul versante est di Poggio del Castello e nella Vallata del Molino. Negli anni ’50 le pendici del Poggio della Pagana sono state rimboschite con Pini domestici e marittimi. Molti terrazzamenti sono ancora coltivati a vigneto e producono il famoso Ansonica del Giglio. I terrazzamenti, costruiti con muri a secco ( detti “ greppe” ) di piccoli blocchi di granito, sono veri e propri monumenti alla fatica ed all’ingegno umano. I terrazzamenti abbandonati vengono lentamente colonizzati da una bassa gariga ad Elicriso e successivamente di Cisto. La fauna terrestre dell’isola non presenta grande varieta, limitandosi al coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), alla crocidura minore (Crocidura suaveolens), al topo selvatico (Apodemus sylvaticus) ed al muflone (Ovis Musimon), importato di recente. Sono invece ben rappresentate le specie di pipistrelli: il molosso di Cestoni (Tadarida teniotis), il miniottero di Schreiber (Miniopterus schreibers), il pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus), il pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii), la nottola (Nyctalus noctula), il pipistrello di Savi (Hypsugo savii), il serotino comune (Eptesicus serotinus), l'orecchione bruno (Plecotus auritus) e l’orecchione grigio (Plecotus austriacus). Tra le specie di uccelli nidificanti e svernanti sono da segnalare: la berta maggiore (Procellaria diomedea) e la berta minore (Puffinus puffinus), il cormorano (Phalacrocorax carbo), l'albanella reale (Circus cyaneus), la poiana (Buteo buteo), il gheppio (Falco tinnunculus), il falco pellegrino (Falco peregrinus), il gabbiano corso (Larus audouinii), il gabbiano reale (Larus argentatus), il beccapesci (Sterna sandvicensis), il piccione selvatico (Columba livia), la tortora (Streptopelia turtur), il barbagianni (Tyto alba), l'assiolo (Otus scops), la civetta (Athene noctua), il succiacapre (Caprimulgus europaeus), il rondone pallido (Apus pallidus), la passera scopaiola (Prunella modularis), il sordone (Prunella collaris), il codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros), il passero solitario (Monticola solitarius), la monachella (Oenanthe hispanica), la magnanina (Sylvia undata), il corvo imperiale (Corvus corax) e lo zigolo nero (Emberiza cirlus). La fauna ittica è quella tipica del Tirreno, con ancora una popolazione ben conservata di Pinna nobilis (bivalve noto come la grande nacchera), qualche cernia (Epinephelus guaza), dentici (Dentex dentex), saraghi (Diplodus Sargus), ricciole (Seriola dumerilii) e numerosi e multicolori Labridi. A Giglio Porto ricorre il 10 agosto il patrono San Lorenzo con spettacoli pirotecnici, serate danzanti, il tradizionale Palio Marinaro e la processione a mare. Show, concerti, spettacoli in piazza e fuochi d'artificio a Giglio Campese il 16 agosto per il patrono San Rocco. E infine il 15 settembre ricorre a Giglio Castello la festa del patrono San Mamiliano, con la tradizionale processione, il Palio degli Asini e l'immancabile tradizionale quadriglia. Tra i monumenti, la villa romana dei Domizi Enobarbi all'Isola del Giglio, Grosseto vasta area che comprende una vasca a mare per la pescicultura, area della villa con mura perimetrali e criptoportici, numerosi resti di opus sectile, mosaico, affreschi, terrazza stellata di pertinenza, strutture lungo mare con serie di arcate e una lunga terrazza pensile lunga circa un kilometro,che conduce fino a strutture che fanno presumere delle terme, passeggiando sul lungomare si potevano e ancora si possono vedere pezzi di mosaico, di affreschi, ceramica, monete, laterizi con bolli, mura in opus reticolato e tanto marmo di tutti i colori, sul colle sovrastante si presume esservi posizionato il tempio di diana, purtroppo negli ultimi anni il cemento fa da padrone su queste aree, perdendo la possibilita di conoscere la storia delle strutture che insistevano imponenti in questa isola nel periodo imperiale romano, l'intera area è denominata I castellari di giglio porto.
Isola di Giannutri
Giannutri è l'isola più meridionale dell'Arcipelago Toscano e si trova a circa 6 miglia a sud dell'Isola del Giglio. Lunga circa 3 chilometri e larga poco più di 500 metri ha due approdi: Cala Spalmatoio, a sud-est e Cala Maestra, a nord-ovest. In prossimita di Cala Maestra si trovano i resti di una bella villa romana del II secolo d.c., edificata dalla famiglia dei Domizi Enobarbi. Nonostante la rilevanza artistica e storica dei resti, la villa è attualmente chiusa per restauro. L'isola è visitabile con un servizio di traghetto giornaliero d'estate con partenza da Porto S. Stefano. D'inverno la frequenza dei collegamenti si riduce. Sull'isola, che è sotto la tutela dell'Ente Parco dell'Arcipelago Toscano, non vi sono alberghi ed è vietato il campeggio ma è possibile affittare piccole residenze private.
Formiche di Grosseto
Le Formiche di Gosseto ( coordinate 10° 30' e 42° 34') sono poco più di scogli, compresi nell'Arcipelago Toscano, che si ergono bruscamente da un fondale profondo circa 100 metri. Si trovano davanti alla costa grossetana del Parco dell'Uccellina. Sono formate da tre isolotti, disposti in fila uno dietro l'altro, sul più grande del quale si trova un faro. Considerati complessivamente hanno una superfice di 1.500 metri quadrati e si sviluppano su una linea costiera di circa un miglio. Distano circa 15 migla da Porto Santo Stefano sul Monte Argentario e circa 9 miglia dalla foce del fiume Ombrone. Le isole sono molto apprezzate dagli amanti dell'attivita subacquea.
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