Il Monte Amiata è una montagna del Preappennino toscano, il cui territorio è compreso in parte nella provincia di Grosseto e in parte in quella di Siena. È un antico vulcano, ormai spento, con presenze di rocce e di laghetti di origine vulcanica. L'Amiata è ricchissimo di acque, oggi quasi tutte captate mediante grandi acquedotti che trasportano il prezioso liquido anche al di fuori della Toscana.
L'altitudine massima si ha nella Vetta (anticamente denominata Masso di Maremma) e raggiunge i mt. 1738 rispetto al piano. Altre vette importanti del gruppo dell'Amiata sono: la Montagnola, il Corno di Bellaria, Poggio Trauzzolo, Poggio Pinzi, il monte Labro e il monte Civitella. Nel passato sono stati sfruttati interessanti giacimenti minerari, soprattutto di cinabro, il minerale da cui si è ricavato per secoli il mercurio, oggi praticamente non più utilizzato. Del passato minerario dell'Amiata, rimangono oggi solo due musei, ad Abbadia San Salvatore e a Santa Fiora. Suggestivo il paesaggio, con foreste di grande prestigio, formate da faggi, abeti e castagni. Si è qui realizzato un equilibrio fra uomo e vegetazione che ha contribuito non poco a conservare la flora e addirittura a migliorarla con tecniche forestali e di taglio, praticate con serieta da circa un secolo. Nella stagione invernale si praticano gli sport invernali, essendo stato allestito negli anni un complesso sciistico con piste ed impianti di risalita, dislocati nei punti cardine della montagna amiatina: la Vetta, il Prato delle Macinaie, il Prato della Contessa, il Rifugio Cantore e il Pian della Marsiliana.
I comuni che cingono il territorio montano dell'Amiata, su altitudini che vanno dai 600 agli 800 metri, sono : Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Piancastagnaio, Santa Fiora, Seggiano e Castell'Azzara. Possono essere inclusi nel territorio del Monte Amiata anche Roccalbegna e Semproniano nell'area delle Colline dell'Albegna e del Fiora, Cinigiano nella Valle dell'Ombrone, Castiglione d'Orcia e Radicofani nella Val d'Orcia: parte dei loro territori comunali, infatti, oltre a circondare il cono vulcanico del Monte Amiata, si trovano a quote superiori ai 600 metri s.l.m. Reperti storici e artistici sono tutt'oggi reperibili nei centri abitati dell'Amiata. Presenze come quelle riferibili all'arte figurativa del trecento senese, e architetture monumentali come i castelli del lontano medioevo (Arcidosso, Montelaterone, Piancastagnaio), le abbazie romanico-longobarde (Abbadia San Salvatore, S.Antimo), la villa Sforzesca di Castell'Azzara, il palazzo Bourbon del Monte a Piancastagnaio, le chiese rinascimentali e barocche di Castel del Piano, stanno a testimoniare l'incrociarsi di civilta e culture che hanno interessato o comunque lambito il territorio dell'Amiata, inserito nella sorprendente storia della Toscana meridionale, posta a confine della Tuscia e dello Stato Pontificio. Da ricordare l'avventura mistica e rivoluzionaria di David Lazzaretti, il profeta dell'Amiata, che si immolò nel 1878 per il riscatto religioso e sociale della propria gente, avversando le ingiustizie del mondo e il declino del clero romano.
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