Lavori in corso - Teatro

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Lavori in corso - Teatro
Agliana (PT), Toscana, Italia
dal 15/01/2010 al 15/01/2010
tel:0574.673887 - cel:377.25.28.546 - info@teatrocinemamoderno.it - biglietteria@teatrocinemamoderno.it

www.teatrocinemamoderno.it
Cartina, mappa e stradario del Comune di Agliana (PT)

venerdì 15 gennaio
Teatro di Messina - Nutrimenti Terrestri - BAM Teatro
LAVORI IN CORSO
di Claudio Fava

con: David Coco, Maurizio Marchetti, Faysal Taher, Antonio Alveario.
Musiche originali eseguite dal vivo di Tony Canto
Regia di Ninni Bruschetta

ESCLUSIVA TOSCANA

PRESENTAZIONE
La costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina è una “possibilità” che da molti anni aleggia sul destino della città siciliana.

Che il ponte venga fatto, iniziato o addirittura realizzato e portato a termine è un’ipotesi tanto lontana quanto incerta.

E proprio per questo è evidente che ciò che davvero conta non è il ponte, ma l’idea del ponte.

Non si tratta di un’idea di sviluppo, né tanto meno di progresso, non è l’aspirazione umana verso la grande opera d’ingegno, l'impulso del settore delle infrastrutture... E' piuttosto l’idea di una continuità, di un consolidamento dell’asse impresa-politica-mafia, che ha reso potenti e temibili tanti, molti siciliani. Il testo di Fava non si addentra in letture dietrologiche che attengono alla progettazione tecnica e politica del ponte, ma sceglie di mostrare l’ombra di questo ponte, che si allunga inesorabile sulla tragedia dei popoli del Sud.

In un contesto squisitamente teatrale, si intrecciano fatti, episodi, storie che restituiscono la mostruosa rete di connivenza, la mentalità, l’assurda omertà che sostiene ormai storicamente il becero sistema politico-economico di gran parte della Sicilia e che fa di esso un sistema mafioso.

Tutti ne fanno le spese: quelli che si schierano contro il progetto e per questo vengono perseguitati o uccisi e quelli che, ignari di tutto, periscono nella morsa delle conseguenze reali prodotte da questo sistema, come otto immigrati che andarono incontro alla morte su un treno siciliano, per la scellerata negligenza di un subappaltatore mafioso.

Il tutto passa sotto gli occhi di chi rappresenta l’altra faccia di questa medaglia, la faccia di chi osserva da lontano (magari dal Nord) ed individua proprio nel tratto che separa la Sicilia dalla terraferma il territorio di conquista per i suoi affari, riconoscendo opportunisticamente proprio nella criminalità e nella mafia il suo principale interlocutore.

La voce di chi si ribella è quella di un prete, un uomo semplice che non riesce a capire perché, un uomo che conosce le ragioni della vita, che avrebbe la ricetta per tutto, ma non può usarla.

Un uomo come tutti quelli che subiscono la prepotenza di una cultura violenta.

Da molti anni Claudio Fava nella sua opera e attività (teatrale, cinematografica, saggistica e letteraria) insiste su questo punto nodale: c’è una tolleranza nei confronti della mafia che arriva dagli ambienti più diversi, da quelli più miserabili a quelli più altolocati, dal Sud al Nord, dal mondo della politica a quello dell'informazione ed è questa tolleranza ciò che rafforza quotidianamente la mafia, che la rende impunita ed impunibile. Inestirpabile

APPROFONDIMENTI
Ninni Bruschetta è regista teatrale, attore cinematografico e sceneggiatore italiano.
Nel 1983, fonda la sua compagnia, la Nutrimenti Terrestri, con la quale mette in scena testi di grande valenza sociale. Alcuni anni più tardi, si mette in luce come sceneggiatore per i film di Francesco Calogero: La gentilezza del tocco (1987) e Nessuno (1992). Nel frattempo, decide di darsi alla regia firmando il lungometraggio Visioni private(1990) del quale è anche interprete. Dopo un piccolo ruolo in Caldo soffocante (1991), lavora nel film Ladri di futuro (1991) di Enzo De Caro, passando poi a Il giudice ragazzino (1993). È dall'incontro con Pappi Corsicato che nasceranno le sue interpretazioni migliori, il regista lo dirige infatti ne Libera (1993) e I buchi neri (1995). Non lascerà mai il teatro, che sarà la sua vera dimensione e dove potrà mettersi in gioco soprattutto con il pubblico portando sul palco "I Carabinieri" (1993) di Beniamino Joppolo, "Antonio e Cleopatra" (2001) di William Shakespeare, "Medea" (2001) di Franz Grillparzer e con Anna Maria Guarnirei e "Giulio Cesare" (1998), sempre di Shakespeare. Dal 1996 al 1999, sarà direttore artistico del Teatro di Messina, poi tornerà al cinema diretto da Stefano Incerti ne Prima del tramonto (1999), che lo rivorrà anche per L'uomo di vetro (2007).
Scelto da Marco Tullio Giordana per un piccolo ruolo ne I cento passi (2000), reciterà accanto a Jeanne Moreau ne Il manoscritto del principe (2000) poi, dopo un episodio del serial poliziesco italiano Distretto di polizia, reciterà per Paolo Sorrentino ne L'uomo in più (2001) e per il cantautore Franco Battiato in PerdutoAmor (2003). Molto attivo, nel 2004 reciterà ne Il siero della vanità di Alex Infascelli, Volevo solo dormirle addosso di Eugenio Cappuccio e ne La vita che vorreidi Giuseppe Piccioni, senza dimenticare il film tv di Gianluca Maria Tavarelli Paolo Borsellino.
Particolarmente presente nel piccolo schermo (il telefilm Don Matteo e il film tv Joe Petrosino), recita in Mio fratello è figlio unico (2007), anche se nel frattempo continua a lavorare in teatro in "Corruzione al palazzo di giustizia" e "L'istruttoria – Atti del processo in morte di Giuseppe Fava" (2006) con Donatella Finocchiaro.

www.bamteatro.com

Teatro Cinema Moderno di Agliana (PT)